ESSERE GRANDIS: USCITA AL FORTE DI VINADIO

Un modo diverso per vivere la storia e provare a capire cosa significava essere in guerra e difendere il territorio dal nemico attraverso la propria postazione al cannone. Ore interminabili di freddo e di paura.

Questo è quello che hanno potuto vivere venerdì 29 ottobre gli studenti delle classi dell’indirizzo turistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Grandis” di Cuneo visitando il Forte Albertino di Vinadio in alta valle Stura. Si tratta di un’importante testimonianza di architettura militare, voluta da Carlo Alberto di Savoia e realizzata con maestranze piemontesi tra il 1834 e 1847. Oggi è visitabile grazie all’impegno del comune di Vinadio e dell’associazione ARTEA, impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale piemontese e cuneese in particolare.

I ragazzi delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto, accompagnati dall’esperienza e dalla preparazione delle guide della fondazione ARTEA, hanno visitato il percorso multimediale permanente “Montagna in Movimento” che ricostruisce in maniera dettagliata la dura vita della gente di montagna, vita di fatica ma supportata da un grande attaccamento al territorio e alle tradizioni tramandate di generazione in generazione.

La fortificazione si sviluppa a ovest dell’abitato di Vinadio e il percorso si articola su tre livelli di camminamento per un totale di circa dieci chilometri. Si tratta di un’opera imponente, una delle meglio conservate dell’intero arco alpino, che curiosamente non è mai stata teatro di scontri o battaglie. I ragazzi hanno potuto ammirarlo in una pungente giornata autunnale del paesaggio montano.

Molto significativa è stata anche la visita alla sezione MESSAGGERI ALATI, una mostra permanente che ricostruisce la colombaia militare ospitata al Forte dal 1943.

Ma il Forte Albertino, oltre a essere uno dei monumenti iconici della Valle, è il luogo dove la storia dialoga con la contemporaneità: infatti ospita manifestazioni, eventi culturali e installazioni di arte contemporanea.

Per i ragazzi del turistico è stata una giornata particolarmente importante perché non si è trattato solamente di un’uscita didattica, di un momento di apprendimento attivo e socializzazione dopo i mesi forzati di isolamento, ma è stato qualcosa di più. Per chi come loro ha intenzione di vivere e lavorare nel settore turistico, la conoscenza del territorio e del legame identitario tra luoghi, comunità e beni culturali è un momento essenziale di crescita e formazione che aggiunge valore a quello che quotidianamente sperimentano sui banchi di scuola. Proprio per questo l’Istituto “Grandis” caratterizza la sua proposta formativa con uscite sul territorio che completano il percorso di studio, favorendo anche occasioni di relazione e divertimento.

EVVIVA LA FONDAZIONE ARTEA, EVVIVA I RAGAZZI DEL GRANDIS!!!!