In ricordo della collega Fulvia Lazzari

Fulvia LazzariOggi, martedì 11 giugno alle ore 10, nel Duomo di Cuneo si svolgono le esequie della professoressa Fulvia Lazzari che dal 1986 al 2012, fu docente di ruolo di Diritto nel nostro istituto “Sebastiano Grandis”. Quel primo settembre del 2012 lasciava non solo la nostra scuola, ma anche l’insegnamento, avendo maturato il diritto alla pensione e ora, meno di dodici anni dopo, lascia anche la vita a causa d’una malattia rivelatasi solo due mesi prima. È ancora sempre vivo il suo ricordo in tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di collaborare con lei e, sicuramente, nelle numerose allieve e allievi che nel corso di ventisei anni scolastici hanno avuto la possibilità di apprezzarne la professionalità e le doti umane. Con il padre e la sorella Daniela conduceva uno dei più qualificati studi legali della città, ma lei aveva sempre voluto affiancare all’attività forense quella di insegnante e nel corpo docente della nostra scuola era profondamente amata e rispettata per la sua cultura, l’eleganza, la giovialità del proprio carattere vivace e solare che la portava a dialogare su ogni argomento con la propensione a demistificare e semplificare le questioni che apparivano complesse. Spesso anche solo con una battuta che ne rivelava il senso dell’ironia. Quando l’elaborazione dell’orario delle lezioni non era ancora per lo più affidato alla cosiddetta intelligenza artificiale dei computer, Fulvia era solita offrirsi come volontaria per la mitica “commissione orario” che nei mesi di settembre e ottobre era permanentemente riunita nell’aula apposita nella quale era vietato l’ingresso agli altri colleghi, spesso intenzionati a farvi capolino per perorare la causa dei propri desiderata relativi al giorno libero o alle ore buche. Una commissione di colleghi di polso, spesso denominati “iene” da chi vedeva respinti i desiderata, nella quale per anni Fulvia operò insieme ad Attilio, Eliana, Anna e Carla. Dopo la sua collocazione in quiescenza nel 2012, ci mancò la possibilità di discorrere, scherzare e sorridere con Fulvia in sala insegnanti, ora purtroppo ci verrà a mancare pure la possibilità di farlo in altre occasioni, anche solo durante un incontro fortuito per la strada. Ma sarà sempre nella nostra mente.

Articolo a cura di Piero Dadone