L’Ottico del Grandis incontra gli studenti di Infermieristica
Sabato 29 marzo gli alunni del quarto e quinto anno del corso Ottico dell’Istituto hanno incontrato un gruppo di studenti del primo e secondo anno del Corso di Laurea in Infermieristica di Cuneo, nell’ambito di un progetto di orientamento e collaborazione avviato con l’Università di Torino lo scorso anno.
L’attività, organizzata dalle professoresse Adriana Beltramone e Lara Tomatis, col supporto del professor Stefano Bellino dell’Istituto Grandis, e dalla professoressa Paola Culotta, coordinatrice del corso di Laurea, con le professoresse Monica Galliasso e Simona Cavallo, ha avuto come obiettivo lo scambio e la condivisione di conoscenze specifiche acquisite nei rispettivi percorsi di studio. Nelle tre ore di incontro gli studenti dell’Ottico hanno presentato l’anatomia e la fisiologia dell’occhio e della cornea, in particolare, soffermandosi poi sulle cheratiti e sui loro fattori di rischio, evidenziando l’importanza della prevenzione e il ruolo dell’ottico in questo ambito. Gli studenti hanno spiegato con professionalità e chiarezza come deve avvenire la manutenzione delle lenti a contatto e come ci deve comportare per mantenere la salute dell’occhio rispetto, ad esempio, all’utilizzo dei dispositivi elettronici o dell’esposizione alla luce.
La presentazione è stata vivacizzata da giochi didattici che hanno messo alla prova l’efficacia della “lezione” degli ottici, testando l’acquisizione delle informazioni da parte degli studenti di infermieristica, e da un confronto a gruppi sulle caratteristiche dei rispettivi corsi di studio e professioni. Nell’attività conclusiva i futuri infermieri hanno illustrato le pratiche che si impiegano per mantenere la salute dell’occhio nel corso di interventi chirurgici o nei pazienti in rianimazione, spiegando il loro ruolo in questo contesto e l’importanza della conoscenza dei meccanismi che stanno alla base delle pratiche messe in atto.
“È stato un incontro molto interessante- ha detto uno degli studenti- ho capito meglio perché è necessario tenere umido l’occhio nei pazienti in anestesia generale e quali conseguenze potrebbero esserci se non si interviene correttamente”.
”È stato molto utile parlare con ragazzi di un altro ambito professionale sanitario e confrontare le idee sulle diverse professioni e sui nostri percorsi di studio” – hanno commentato i ragazzi di 5^O.
“È stata un’occasione per metterci in gioco – ha detto Elisa della 4^O- un’esperienza nuova. Abbiamo imparato diverse cose: a organizzare le idee e a concretizzarle in una presentazione, a spiegare dei contenuti non sempre semplici e a collaborare, non solo fra noi, ma anche con l’altra classe coinvolta”.
Lo scambio è stato apprezzato ed efficace: le attività di collaborazione fra istituti di grado differente offrono, infatti, spunti di riflessione importanti per il futuro accademico dei ragazzi delle superiori e un punto di vista su ambiti molto specialistici, magari trattati in maniera marginale nel corso di studi.
Appuntamento al prossimo anno.