Una mostra che è un viaggio verso i fragili confini del mondo
Nell’ambito delle numerose iniziative legate a “Scrittori in città”, gli studenti della 1 A del nostro indirizzo tecnico economico settore turismo hanno visitato la mostra “Hielo Argentino” allestita nel Salone d’onore della biblioteca civica di Cuneo con la finalità di approfondire lo studio geografico del paesaggio unito alla consapevolezza di preservare il patrimonio naturalistico e ambientale del nostro pianeta.
La mostra consiste in una serie di fotografie in bianco e nero scattate tra i ghiacci della Patagonia in quella che è considerata la maggiore riserva d’acqua dolce del Sudamerica, la terza calotta glaciale del mondo dopo Antartide e Groenlandia. Le immagini di Mario Bertone, argentino figlio di cuneesi e cofondatore dell’Instituto Nacional del Hielo Continental Patagonico (INHCP), raccontano una vera ricchezza naturale che i cambiamenti climatici stanno tragicamente ed irreversibilmente riducendo. Bertone è un fotografo alpinista che nella fotostoria rigorosamente monocromatica ci rende partecipi del fascino di una terra estrema che i ragazzi hanno apprezzato nell’ambito di una educazione alla conoscenza geografica. Gli scatti non sono quelli di un semplice reporter ma di un autentico amante della montagna laureato in ingegneria civile idraulica presso l’allora Regio Politecnico di Torino. Ed è proprio la sua formazione che lo ha guidato nella testimonianza visiva della crisi tangibile di un immenso patrimonio naturale.
Totalmente immersi nell’atmosfera creata da quelle immagini affascinanti, gli studenti hanno ulteriormente maturato la necessità di un impegno per preservare questa ricchezza sintetizzata in uno dei drammatici ultimi moniti dell’autore :“Los glaciares van a desaparecer. Ya casi no hay hielo”. I ghiacciai stanno per scomparire. Non c’è quasi più ghiaccio.